FERROVIA CASERTA - FOGGIA

La ferrovia Foggia - Caserta lunga 164 km è inserita all' interno del percorso transappeninico Napoli - Manfredonia che già nella prima metà dell' '800 era auspicato allo scopo di mettere in comunicazione i due litorali. Per oltre un secolo questa linea ha rappresentato il principale collegamento trasversale nella parte centromeridionale della Penisola, tant'è vero che nel 1927 ebbe inizio la sperimentazione proprio lungo questa linea del sistema di trazione elettrica a 3 kV in corrente continua che successivamente trovò larghissima diffusione; purtroppo, a partire dagli anni '90 il traffico, specialmente nel tratto Foggia - Benevento, è andato diminuendo essendo percorsa soltanto dai convogli da e per la Capitale e da qualche relazione regionale: la causa principale di questa sottoutilizzazione è da ricercarsi nella inadeguatezza della linea stessa che è in gran parte a semplice binario e presenta un tracciato molto tortuoso. Dopo anni di attesa è stato finalmente approvato il progetto di raddoppio della tratta e della rettifica dei tratti più tortuosi, mentre sono attualmente (autunno 2009) già in corso i lavori del raddoppio della tratta Cervaro - Bovino.

STORIA

Una  linea ferrovia che collegasse il mar Tirreno con il mar Adriatico ed in particolare Napoli con la provincia di Capitanata venne ipotizzata già nel 1836 dall' ingegner Bayard, ma tra questa ipotesi e la realizzazione della linea trascorsero alcuni decenni: infatti, le diverse questioni che sorsero attorno al progetto della linea riguardavano non il collegamento ferroviario in sé, quanto il percorso che esso avrebbe dovuto seguire. Le diatribe nacquero nel dover decidere quali centri sarebbero stati toccati dalla nuova linea, oltre alle solite considerazioni di carattere tecnico ed economico e agli interessi della stessa Società per le Strade ferrate meridionali che era la concessionaria per la costruzione della linea. La concessione per la costruzione del collegamento Foggia - Napoli era stata prevista attraverso la valle del fiume Ofanto (che poi è divenuta la linea Rocchetta - Avellino), ma le mutate condizioni politiche, ossia l' unificazione del Paese, fecero apparire inadeguata questa soluzione che tra l'altro presentava non poche difficoltà tecniche legate alla realizzazione del traforo di Conza, facendo venire in auge la soluzione che prevedeva il passaggio per Benevento che fino a poco tempo prima costituiva un' enclave Pontificia all'interno del Regno borbonico. Il 28 novembre 1864 il ministro dei LL.PP. Stefano Jacini e il direttore generale della Società per le Strade ferrate meridionali firmarono la convenzione con la quale veniva revocata la linea per Conza ed autorizzata quella per Bovino - Ariano - Benevento. La suddetta convenzione e le sue seguenti modifiche ed integrazioni nonché diversi articoli della legge n° 2279 del 1865 "Riordinamento ed ampliazione delle strade ferrate del Regno" e la legge n° 4535 del 1868 oltre ad alcuni decreti ministeriali stabilirono che la nuova linea Foggia - Napoli avrebbe utilizzato parte del tracciato della linea per Conza dietro compenso annuo al Governo di 36.000 lire che serviva a compensare l'aggravio derivante dalla maggiore sovvenzione chilometrica da versare alla Società a seguito della maggior lunghezza della linea rispetto ad un tracciato più breve che la stessa avrebbe avuto diramandosi direttamente dal nodo di Foggia. Le trattative sul percorso che la linea avrebbe dovuto seguire, non tennero, però, alcun conto delle richieste avanzate al Governo da parte di  alcuni Enti tra i quali i Consigli provinciali di Capitanata, Benevento e Napoli nonché la Camera di commercio ed il Comune di Napoli che proposero un tracciato che, sebbene più lungo, toccasse i centri di Lucera e Troia. Il nuovo tracciato avrebbe avuto origine dalla progressiva  km 8+833 della linea Foggia-Candela in prossimità del casello di Cervaro. La sovvenzione chilometrica venne applicata separatamente ai quattro tronchi in cui fu divisa la linea: I tronco Foggia-Bovino, II tronco Bovino - Benevento, III tronco Benevento - Caserta, IV tronco Caserta - Napoli. Le opere più significative previste dal nuovo tracciato furono rappresentate dalle gallerie in prossimità di Ariano denominate Starza e  Cristina, in particolare quest'ultima, presentò le maggiori difficoltà geotecniche dovute al rigonfiamento delle argille, il cantiere per lo scavo richiese ben 10 mila uomini-giorno. Complessivamente le due gallerie si estendono per circa 16 mila metri e la loro costruzione costò 29 milioni di lire e vennero completate solo dopo l'apertura ufficiale della linea assicurando la continuità del trasporto mediante trasbordo su carri e diligenze. I trentatré chilometri del tronco Foggia - Bovino furono aperti al traffico il 27 gennaio1867, l'intero percorso richiedeva una percorrenza di ottanta minuti; mentre l'intera linea fu attivata con l'apertura della galleria Cristina nel marzo 1871.

TRACCIATO

La ferrovia ha origine a Foggia, percorre i primo 8 km in comune con la linea per Potenza dalla quale si separa nella stazione di Cervaro, prosegue in direzione ovest, verso gli Appennini solcando le distese del Tavoliere occidentale, si incontrano le isolate stazioni di Ponte Albanito e Troia - Castelluccio dei Sauri il percorso resta pianeggiante fino alla stazione di Bovino - Deliceto che segna l'inizio del tratto irpino della linea caratterizzato da acclività molto forti ed elevata tortuosità del tracciato. In passato nella stazione di Bovino, che è una delle più grandi lungo la linea, era presente la locomotiva di riserva che veniva agganciata in coda ai convogli più pesanti per aiutarli a superare la salita fino alla stazione di Pianerottolo di Ariano. Dopo Bovino la linea corre all'interno della verde valle del torrente Cervaro che viene più volte intersecato; in questo tratto sono presenti le stazioni di Orsara, Montaguto - Panni, Savignano e Pianerottolo di Ariano, subito dopo ha inizio la galleria di Ariano (lunghezza metri 3204) con la quale avviene l'attraversamento dello spartiacque Adriatico - Tirreno lasciando la valle del torrente Cervaro ed entrando in quella del torrente Miscano, al termine di questa galleria si giunge in prossimità di Ariano Irpino, il centro più importante del tratto Foggia - Benevento, ma malservito dalla ferrovia, essendo la stazione distante dal centro e limitata negli impianti, tant'è vero che i convogli più lunghi restano fuori dalle banchine di stazione.  Dopo Ariano si imbocca  nuovamente una galleria di  lunghezza pari a m 2600 denominata Starza al termine della quale si incontra la vecchia fermata di Castelfranco in Miscano decisamente lontana dal corrispondente centro abitato e di difficile accesso, segue un'altra galleria, denominata Cristina della lunghezza di metri 1433.  I paesi sono tutti per lo più lontani dalle stazioni, motivo per cui queste sono scarsamente utilizzate: prima di giungere a Benevento si incontrano le stazioni di Montecalvo - Buonalbergo - Casalbore, Apice - Sant'Arcangelo - Bonito e a Corsano inizia il tratto a doppio binario, segua la stazione di Paduli ed in prossimità del capoluogo sannita è stata effettuata una variante rispetto al percorso originario con un lungo viadotto che supera la valle del fiume Calore e  la tangenziale della città, l'ingresso in stazione a Benevento avviene accanto alle linee provenienti da Avellino, sulla sinistra, e da Campobasso sulla destra. Il secondo tratto della linea, da Benevento a Caserta si presenta alquanto differente sia per paesaggio attraversato che per circolazione dei treni: la linea descrive un ampio semicerchio per aggirare il massiccio del monte Taburno seguendo il percorso del fiume Calore prima e del Volturno. La linea tocca centri come San Lorenzo Maggiore, Telese e Solopaca, Dugenta ed infine Maddaloni. Presso Maddaloni la ferrovia incontra l'Acquedotto Carolino che con le sue ardimentose arcate consente il superamento della Valle di Maddaloni all'infrastruttura idraulica creata nel 1754 dall' architetto Vanvitelli, su volere di re Carlo di Borbone, che serviva ad addurre acqua al complesso della Reggia di Caserta.  Subito dopo Maddaloni, la linea scende nella piana di Caserta la cui stazione è nodo con le linee Napoli - Cancello - Cassino, Caserta - Aversa - Napoli e Caserta - Villa Literno, la stazione di Caserta sorge proprio di fronte alla Reggia borbonica.

FUTURO

La linea Foggia - Caserta rientra nei piani di sviluppo delle infrastrutture dell' Italia meridionale, essa rappresenta la chiusura a sud della maglia ferroviaria europea. Gli interventi programmati hanno lo scopo di riqualificare la linea incrementandone la capacità infrastrutturale mediante la realizzazione del raddoppio (in alcuni casi in affiancamento, in altri in variante) e l'ammodernamento tecnologico degli impianti. I lavori per il tratto Foggia - Benevento sono stati suddivisi nei seguenti lotti: il primo lotto, che riguarda la tratta da Foggia a Cervaro, prevede al Km. 6+200 ha inizio il progetto sulla sede a doppio binario della tratta Foggia - Cervaro, rispetto all'attuale piano del ferro l'abitato di Borgo Cervaro viene superato dal lato opposto; al Km. 15+480 è prevista la nuova stazione di Ponte Albanito; al Km 24+500, la nuova sede ferroviaria è parallela a quella esistente ma è più alta per poter guadagnare la quota necessaria all'inserimento della nuova stazione di Bovino al Km. 28+200. Il secondo lotto comprende i lavori da Bovino ad Orsara: il nuovo tracciato ferroviario stante l'interferenza con la SS.90 e la viabilità regionale Pedesubappenninica (SR1) in corso di realizzazione, subisce una deviazione a monte rispetto al presente tracciato. Sono previste tre gallerie naturali in successione dal Km. 31,5 al Km. 34 - Castello dello Schiavo, Montenero, e Cretarossa. La ferrovia prosegue con ripetuti attraversamenti in viadotto del Torrente Cervaro con una sequenza viadotto/galleria artificiale/viadotto fra le progressive 35+777 e 37+048. E' prevista la realizzazione del Viadotto Cervaro 5 (422 m.) dal Km. 37+953 al Km. 38+376 sino alla realizzazione della galleria naturale LAMIA, di sviluppo pari a 2400 m. (Km. 38+505 al Km. 40+905) sino al collegamento con la linea esistente. Il tracciato si sviluppa a singolo binario fino al Km. 42+120 inserendosi sull'attuale sede ferroviaria. Il terzo lotto comprende i lavori da Orsara ad Apice: si estende dal km 42+229 al km 87+758, è prevista per questa tratta il raddoppio quasi completamente in variante rispetto all' attuale tracciato: il nuovo percorso della linea, infatti, passerà più a sud di quello attuale dal quale si discosterà nei pressi di Savignano dove imboccherà una lunghissima galleria di circa 25 km che consentirà l' attraversamento dello spartiacque, questo lungo tunnel sboccherà a sud di Ariano, nei pressi di Grottaminarda dove verrà realizzata la stazione denominata Irpinia, da qui la linea percorrerà la valle del fiume Ufita fino a ricongiungersi al tratto già a doppio binario nei pressi di Apice. In definitiva scompariranno le stazioni di Ariano Irpino, Montecalvo - Buonalbergo - Casalbore.

DATI TECNICI

APERTURA 1 marzo 1971
STATO ATTUALE In uso
GESTORE Ferrovie dello Stato
LUNGHEZZA 164 chilometri
BINARI Singolo (eccetto in alcuni tratti)
SCARTAMENTO 1435 millimetri
NUMERO STAZIONI E FERMATE 21 in uso
6 chiusa
TRAZIONE Elettrica
INTERSCAMBIO A Foggia per Bari
A Foggia per Potenza
A Foggia per Manfredonia
A Foggia per Pescara
A Foggia per Lucera
A Benevento per Salerno
A Benevento per Napoli
A Benevento per Campobasso
A Caserta per Napoli
A Caserta per Roma
SERVIZIO MERCI Effettuato

 

STAZIONI E FERMATE

CASERTA
MADDALONI SUPERIORE
VALLE DI MADDALONI
FRASSO - DUGENTA
AMOROSI - MELIZZANO
TELESE - CERRETO
SOLOPACA
SAN LORENZO
PONTE - CASALDUNI
VITULIANO - FOGLIANISE
VITULIANO
BENEVENTO
PADULI
APICE
CORSANO
MONTECALVO
CASTELFRANCO
ARIANO IRPINO
PIANEROTTOLO D'ARIANO
SAVIGNANO
MONTAGUTO - PANNI
ORSARA
BOVINO - DELICETO
TROIA - CASTELLUCCIO SAURI
PONTE ALBANITO
CERVARO
FOGGIA

 

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