FERROVIA MANDAS - ARBATAX

La linea Mandas - Arbatax è oggi aperta al solo traffico turistico data la scarsità di viaggiatori che la utilizzavano negli ultimi anni ma ha costituito uno dei più importanti tasselli per lo sviluppo infrastrutturale delle zone interne dell'isola. La linea, iniziata nel 1893, fu completata in due tronconi che partivano dai due capolinea.
E' a scartamento ridotto, come molte delle linee locali del meridione, nonchè non elettrificata. Sino al 1921 fu gestita dalle Società italiana per le Strade Ferrate Secondarie della Sardegna quando poi passò sotto il controllo delle Ferrovie Complementari della Sardegna e, infine, delle Ferrovie della Sardegna (oggi inglobate nell'ARST). Dal 1997 è aperta al solo servizio turistico.

Dal sito ufficiale del Trenino Verde ricaviamo:

La ferrovia si dirama da Mandas in due tronchi: uno procede a nord verso Isili, l'altro gira a est per Orroli. La prima parte del viaggio si svolge in un paesaggio collinare, dove il treno gira e rigira senza punti di riferimento. Ed ecco, prima la stazione di Orroli, base di partenza per visitare il vicino Nuraghe Arrubiu, e dopo quella di Nurri, da dove si può facilmente raggiungere il Lago del Flumendosa. Il treno, poi, si tuffa nel vallone di Garullo, e raggiunge, isolata, la graziosa stazione di Villanovatulo, ad alcuni km dal paese. Lo scenario cambia repentinamente: ecco il Lago del Flumendosa che viene attraversato su un lungo ponte parallelo alla strada carrabile. Si è lasciato il Sarcidano e ci si ritrova nalla Barbagia di Seulo. Il treno si inerpica su un versante per una lunga salita, lasciando ai viaggiatori splendide inquadrature del sottostante lago. Poi, incastonata tra due gallerie, ecco la casa cantoniera di Palarana (n°73), detta "di punizione" perchè destinata ai cantonieri meno disciplinati. Da qui, da un terrazzo belvedere s'apre un altro suggestivo angolo panoramico sulla sottostante valle. Poco dopo, si arriva alla graziosa fermata montana di Betilli, in mezzo al verde e di fronte all'imponente Monte Santa Vittoria, in territorio di Esterzili, la cui stazione viene raggiunta dopo un insolito giro, necessario per superare la forte pendenza. Cambia nuovamente il paesaggio: il treno procede attraverso la vegetazione più rada dell'altopiano di Sadali, fino alla stazione del paese, condivisa con Seulo, distante pochi km. E' tra i punti di arrivo più richiesti: Sadali offre ai turisti una buona accoglienza, combinata tra le bellezze del territorio ed un'ottima cucina. Si prosegue ancora in salita: si viaggia sopra quota 800 metri verso Seui, non prima di aver toccato un'altra fermata un tempo molto importante, vicino alla vecchia miniera di antracite di San Sebastiano. La stazione di Seui è tra le più importanti della linea e costituisce un'altra apprezzata destinazione di viaggio. Da qui inizia il tratto che deve essere risultato come il più impegnativo per i costruttori della ferrovia: si rimane sugli 800 metri, attraverso le montagne del Gennargentu, che vengono superate con lunghe gallerie e arditi ponti, tra i quali quello imponente sul Rio San Gerolamo, provvisto di una travata metallica lunga 50 metri, sospesa ad una altezza di 40 metri. Qui si trova un'altra fermata interessante per chi ama la montagna, in territorio di Ussassai: Niala. Si procede in quota nel più fitto verde e si passa in un'altra regione: l'Ogliastra. La prima stazione è quella di Ussassai, ad alcuni km dal paese, e poi quella di Gairo, che si raggiunge dopo essere passati per il paesaggio lunare della valle di Taquisara. Da qui partiva un altro tronco, diretto a Jerzu, smantellato nel 1956. Attraversate altre gallerie, si arriva al secondo appuntamento con il Flumendosa, vicino alla stazione di Villagrande e al Lago Alto del fiume. Procedendo a lato del Rio Siccaderba si raggiunge la stazione di Arzana ed ecco in lontananza il mare e lo splendido, spazioso panorama sulla costa ogliastrina. Scendendo repentinamente di quota, dopo il lacciolo di Pitzu 'e Cuccu, dove la linea passa sotto se stessa, si arriva ad un'altra importante stazione: Lanusei. Ancora in discesa, si attraversa Elini, con la sua graziosa stazioncina in pietra nel centro del paese; quindi, si procede in pianura fino a Tortolì, vivace e importante cittadina ogliastrina e, finalmente, si arriva al capolinea di Arbatax, davanti alle Rocce Rosse.

La linea fu quindi completata in periodi diversi:

TRATTA INAUGURAZIONE
Mandas - Nurri 1893
Gairo - Arbatax 1893
Nurri - Villanova Tulo 1893
Ussassai–Gairo 1893
Villanova Tulo-Ussassai 1894

DATI TECNICI

APERTURA Tra il 1893 e il 1894
STATO ATTUALE In uso per treni speciali
GESTORE ARST
LUNGHEZZA 159 chilometri
BINARI Singolo
SCARTAMENTO 950 mm
NUMERO STAZIONI E FERMATE 24 di cui 17 in uso
7 chiuse
TRAZIONE Diesel
INTERSCAMBIO A Mandas per Isili
SERVIZIO MERCI Non effettuato

 

STAZIONI E FERMATE

MANDAS
(Foto da: Wikipedia.org)
ORROLI
(Foto da: Photorail.com)
STRINTAXOLU
NURRI
(Foto da: Photorail.com)
VILLANOVA TULO
(Foto da: Villanovatulo.net)
BETILLI
(Foto da: Trenomania.org)
ESTERZILI
(Foto da: Photorail.com)
SADALI - SEULO
(Foto da: Apuliaonrail.com)
SEUI
(Foto da: Sardegnadigitallibrary.it)
ANULU
(Foto da: Spheraimages.com)
SAN GIROLAMO
(Foto da: Sardegnadigitallibrary.it)
NIALA
(Foto da: V7.cache7.c.bigcache.googleapis.com)
USSASSAI
(Foto da: Photorail.com)
GAIRO - TAQUISARA
VILLAGRANDE STRISAILI
ARZANA
(Foto da: Mw2.google.com)
LANUSEI
(Foto da: Trenomania.org)
COROSA
ELINI - ILBONO
(Foto da: Photorail.com)
SELLA - ELECCI
(Foto da: Trenomania.org)
TORTOLI'
(Foto da: Scuoladipensiero.altervista.org)
ARBATAX CARTIERA
ARBATAX (Vecchia Stazione)
(Foto da: Static.panoramio.com)
ARBATAX
(Foto da: Trenomania.org)

 

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