PATERNO - SAN PELINO

Paterno e San Pelino sono due popolose frazioni di Avezzano, poste lungo la via Tiburtina. San Pelino prende il nome dal Vescovo di Brindisi. L’abitato attuale venne ricostruito dopo il terremoto del 1915, mentre quello antico (completamente raso al suolo dal sisma), sorgeva sul fianco del Monte Cervaro; il terremoto distrusse anche l’abitato di Paterno. San Pelino fu comune autonomo dalla seconda metà degli anni 30 (quando si distaccò da quello di Massa d’Albe), anche se tale autonomia durò pochi anni. Nel 1888 con l’arrivo della ferrovia Roma - Sulmona, venne eretta la stazione di "Paterno - San Pelino", a metà strada tra i due centri. La fermata non vide mai un grosso movimento passeggeri, vista la scarsa popolosità della zona e la posizione non proprio comoda. Il fabbricato viaggiatori venne completamente ricostruito dopo le distruzioni inferte dal sisma del 1915, con un’architettura identica a quella dei fabbricati delle stazioni di Cerchio e Collarmele. Il piazzale interno si compone di un solo binario di transito. Dato lo scarso traffico viaggiatori e la concorrenza degli autobus, la fermata venne soppressa nel 1999; a quella data vi fermava solo un regionale Sulmona - Avezzano alle 9 del mattino. L’impianto è impresenziato ma non presenta segni di vandalismi. Curiose le fioriere poste sul binario che riportano le iniziali della stazione P e S. Una futura riapertura al traffico passeggeri appare abbastanza improbabile a causa della posizione decentrata rispetto alle due frazioni e la concorrenza dei bus extraurbani ARPA e i bus urbani SCAV.

DATI TECNICI

GALLERIA FOTOGRAFICA

Strada d'accesso alla stazione di Paterno - San Pelino

Il fabbricato viaggiatori della stazione di Paterno - San Pelino

Posto di blocco

Binario in direzione Pescara

Binario in direzione Roma della stazione di Paterno - San Pelino

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