VICOVARO

Uno degli anni più importanti per il paese di Vicovaro fu il 1888 quando venne inaugurata la ferrovia Roma - Sulmona e di conseguenza la stazione di "Vicovaro". Vicovaro ottenne in quell’anno un rapido collegamento con Roma e l’Abruzzo che ne favorì lo sviluppo e ne interruppe l’isolamento. Tuttavia negli anni la situazione mutò radicalmente; con l’apertura dell’autostrada A24, venne aperto lo svincolo di Vicovaro - Mandela, che permise di ridurre drasticamente i tempi di percorrenza con Roma. Il treno divenne dunque un mezzo secondario e il traffico passeggeri diminuì sensibilmente, assorbito dalle autolinee extraurbane, fino ad arrivare alla situazione di oggi. Attualmente la stazione è una delle ultime della ferrovia per quanto riguarda il traffico viaggiatori, e vi fermano soltanto 4 treni al giorno in servizio tra Roma e Avezzano. Tale situazione deriva in parte anche dal potenziamento della vicina stazione di Mandela - Sambuci, che raccoglie anche l’utenza di Vicovaro. La stazione è stata declassata a fermata impresenziata e conta oggi un solo binario (il secondo) in attività, essendo stato il primo dismesso da tempo e ricoperto da vegetazione spontanea. Il fabbricato è chiuso e non offre alcun servizio ai viaggiatori; da sottolineare che a differenza delle altre stazioni, le pareti non sono state riverniciate ne è stata installata la segnaletica RFI. La stazione sorge ai piedi del paese, sull’altra sponda del fiume Aniene, poco distante dalla statale Tiburtina. All’esterno è presente un piccolo spiazzo che funge da parcheggio; non è presente nessuna integrazione con altri vettori.

DATI TECNICI

GALLERIA FOTOGRAFICA

Arrivo nella stazione di Vicovaro

La stazione di Vicovaro

Il fabbricato viaggiatori della stazione di Vicovaro

Il primo binario

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