FLAMINIO
"Flaminio" (o Roma Piazzale Flaminio come indicato negli orari) è il capolinea romano della ferrovia in concessione Roma - Civita Castellana - Viterbo, il primo collegamento elettrico tra la capitale e il capoluogo della Tuscia. La stazione venne inaugurata nel 1932, quando la tramvia Roma - Civita Castellana, venne riconvertita in ferrovia e unita alla linea tra Civita Castellana e Viterbo, secondo il progetto di penetrazione urbana in galleria sotto la collina dei Parioli, elaborato dall’ing. Ernesto Besenzanica. Questo tracciato, studiato insieme al Governatorato di Roma, permetteva alla linea di giungere direttamente in centro, abbandonando l’antico capolinea in Piazza della Libertà, sulla sponda opposta del fiume Tevere. La stazione è rimasta quasi immutata rispetto a 75 ani fa. La stazione è stata ricavata in un edificio, dove oggi trovano posto degli uffici (che ospitarono la direzione dell’esercizio della linea quando era a gestione privata), e consta di 2 binari e una banchina ad isola. Dopo il marciapiede trovano posto 2 tronchini per la sosta dei treni non in esercizio per uno sviluppo totale di 485 metri. Nell’atrio trova posto la biglietteria ed un bar oltre ai servizi igienici. Il traffico viaggiatori è sempre stato abbastanza sostenuto, soprattutto dall’attivazione del servizio urbano fino a via della Giustiniana, attivato nel 1981 ed in considerazione dell’apertura della linea A della metropolitana avvenuta l’anno precedente, che permette una rapida distribuzione del flusso pendolari. Nel 1990 di fronte alla stazione venne costruito il capolinea tronco per la linea tranviaria 2, che non venne mai utilizzato e smantellato 8 anni dopo. È in progetto la ricostruzione della stazione, nel sottosuolo, al livello delle banchine della metro A, per favorire l’interscambio tra le 2 linee, lasciando l’antico capolinea come ricovero e stazione di partenza per i treni storici. L’intervento è dovuto al fatto che la banchina è troppo stretta e all’arrivo di un treno si crea un vero e proprio imbuto che non permette un rapido deflusso dell’utenza, creando problemi anche a chi deve salire a bordo dei treni. Sul paraurti al termine dei binari trovano posto 2 monitori che indicano la categoria del treno (urbano o extraurbano), la destinazione (Montebello per gli urbani e Civita Castellana/Viterbo per quelli extraurbani) oltre all’orario di partenza. Il colore predominante è il bianco, unito a lingue verdi/grigiastre (il verde scuro è il colore identificativo della linea sulle mappe e sulle livree dei convogli). Secondo il progetto per la rete metropolitana degli anni 60, la ferrovia avrebbe dovuto costituire la linea E tra Flaminio e La Giustiniana (ruolo che di fatto svolge, anche se con caratteristiche più ferroviarie).
DATI TECNICI
APERTURA | 28 ottobre 1932 |
STATO ATTUALE | In uso |
LINEA FERROVIARIA | Roma - Civita Castellana - Viterbo |
GESTORE | ATAC |
CLASSIFICAZIONE | Stazione ferroviaria |
TIPOLOGIA | In galleria Terminale |
LOCALIZZAZIONE | Via Ferrero, Roma |
FLUSSI PASSEGGERI ANNUO | Non pervenuto |
BINARI PASSEGGERI | 2 tronchi |
BIGLIETTERIA | Presente |
SERVIZI | Biglietteria self-service Sala d'attesa WC |
PUNTI VENDITA | Bar Edicola |
PARCHEGGIO | Assente |
INTERSCAMBIO | Autobus urbani Fermata Tram Stazione Met.Ro. "Flaminio" |
GALLERIA FOTOGRAFICA
L'esterno della stazione Flaminio |
La biglietteria |
Il marciapiede della stazione Flaminio |
Treno urbano giunto da Montebello |
La Madonnina che protegge il ferroviere al termine del binario della stazione Flaminio |
La statua dell'ing. Ernesto Besenzanica con il tracciato della linea |
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