FERROVIA ROMA - CIVITA CASTELLANA - VITERBO

La ferrovia Roma - Civita Castellana - Viterbo è nata dall’unione di due linee preesistenti e cioè la tramvia Roma - Civita Castellana  e la ferrovia Civita Castellana - Viterbo. La prima, venne aperta il 27 dicembre 1906. La seconda linea venne inaugurata per fasi tra il 1912 e il 1913 e completata il 9 ottobre 1913. Entrambe le linee erano a trazione elettrica e Scartamento metrico. Dal 1921 la gestione passerà alla Società romana per le ferrovie del Nord, un nome che accompagnerà per molti anni questa ferrovia. Tuttavia col passare del tempo le 2 linee risultarono inadeguate alla domanda e quindi si cominciò a pensare ad una nuova linea ferroviaria in sede propria con capolinea romano in piazza Montegrappa. Venne poi deciso di creare un capolinea in piazzale Flaminio, con una galleria di penetrazione sotto la collina dei Parioli, secondo il progetto dell’ing. Ernesto Besenzanica. La nuova linea venne aperta a scartamento normale e a tensione di 3000 v il 28 ottobre 1932 per una lunghezza di 102 Km. Le fermate e le stazioni erano quasi le medesime delle attuali, se si eccettuano variazioni del nome. La linea riscuote un enorme successo, sia per il traffico passeggeri che merci, anche se la furia della guerra danneggiò gravemente la linea. Nel 1946 si autorizzò il progetto per il raddoppio del tratto urbano tra Piazzale Flaminio e Prima Porta, anche in considerazione che in quest’ultima zona sarebbe sorto il più grande cimitero della Capitale. L’opera venne completata nel 1950 venne raddoppiato il tratto Flaminio - La Celsa, dove venne creata una diramazione per il nuovo cimitero che però verrà smantellata poco dopo. Nel 1958 venne inaugurata la stazione sotterranea di piazza Euclide, a servizio dei quartieri Parioli e Pinciano, anche se la progetto risaliva a 11 anni prima. Iniziano gli anni difficili per la ferrovia, con il lento contrarsi del traffico merci e viaggiatori, favorito da una politica che appoggiava il trasporto su gomma a discapito del ferro; tanto è vero che quando si decise l’allargamento della via Flaminia venne addirittura richiesta la soppressione della linea. Nel corso degli anni 60 e 70 vengono aggiunte le fermate di Campi Sportivi, Grottarossa (in sostituzione del più antico fabbricato) e Labaro. Nel 1981 venne inaugurata una nuova variante per permettere l’allargamento della Flaminia nella zona di Saxa Rubra; da quell’anno iniziò il servizio urbano tra piazzale Flaminio e la Giustiniana, su un breve tratto a binario unico dopo La Celsa. Nel corso degli anni 80 la gestione passerà dalla SRFN all’Acotral (oggi Cotral). Nel 1990 vengono inaugurate le nuove fermate di Saxa Rubra 90 (anch’essa sostituiva la stazione più antica), che divenne un nodo di scambio con gli autobus extraurbani, e Centro RAI. La linea versava comunque in condizioni non ottimali, e proprio per questo venne ordinato nuovo materiale rotabile alla Firema in sostituzione dei più anziani complessi Stanga. Tali mezzi entrarono in servizio nel 1995 e pochi anni dopo iniziarono i lavori per il raddoppio del tratto oltre La Celsa, con la ristrutturazione delle stazioni di Grottarossa, Saxa Rubra, La Celsa e La Giustiniana, insieme alla creazione di una nuova stazione a Montebello dove attestare il servizio urbano. Le prime tre vengono completamente ristrutturate entro il 2001, con l’innalzamento delle banchine a livello di accesso ai treni, scale mobili e ascensori. La stazione più imponente è senza dubbio Saxa Rubra, leggermente spostata rispetto alla fermata di Saxa Rubra 90. Il 2002 vede l’entrata in servizio di nuovo materiale rotabile per il servizio extraurbano mentre nel dicembre 2005 viene riaperta anche la stazione di La Giustiniana - Villa di Livia (per non confonderla con l’omonima stazione sulla FR3). A febbraio 2006 entra in funzione anche la stazione di Montebello che diventa capolinea del servizio urbano. Per il futuro è prevista la ricostruzione del capolinea romano a livello delle banchine della metro A insieme alla radicale ristrutturazione delle stazioni urbane rimanenti. A Tor di Quinto verrà creato un nodo con il futuro anello ferroviario e la metro C.

DATI TECNICI

APERTURA 28 ottobre 1932
STATO ATTUALE In uso
GESTORE ATAC
LUNGHEZZA 102 chilometri
BINARI Doppio da Piazzale Flaminio a Montebello
Singolo da Montebello a Viterbo
SCARTAMENTO 1435 millimetri
NUMERO STAZIONI E FERMATE 40 in uso
1 chiusa
TRAZIONE Elettrica
INTERSCAMBIO Nessuno
SERVIZIO MERCI Non effettuato

 

STAZIONI E FERMATE

FLAMINIO

EUCLIDE

ACQUA ACETOSA
CAMPI SPORTIVI
MONTE ANTENNE
TOR DI QUINTO
DUE PONTI
GROTTAROSSA
SAXA RUBRA
CENTRO RAI
LABARO
LA CELSA
PRIMA PORTA
LA GIUSTINIANA - VILLA DI LIVIA
MONTEBELLO
SACROFANO
RIANO
CASTELNUOVO DI PORTO
MORLUPO
MAGLIANO ROMANO
MOROLO
RIGNANO FLAMINIO
SANT'ORESTE
PIAN PARADISO
PONZANO ROMANO
CIVITA CASTELLANA
CATALANO
FALERI NOVI
FABRICA DI ROMA
CORCHIANO
CARDERELLI
VIGNANELLO
VELLERANO
LA SELVA
SORIANO NEL CIMINO
SANTA LUCIA
LA FORNACCHIA
VITORCHIANO
LA QUERCIA
BAGNAIA
VITERBO

 

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