MINTURNO

Minturno è un comune di circa 18.800 abitanti che si trova nel Lazio, in provincia di Latina. Un tempo la città apparteneva alla Campania e in particolare alla provincia di Caserta. La città conserva i resti dell'antica "Minturnae" e l'origine del suo nome deriva o da "Me-nath ur" che significa preda del fuoco, oppure da Minotauro, figura della mitologia greca. L'antica Minturnae sorgeva lungo la Via Appia, nei pressi del fiume Garigliano. Nel 340 i Romani la occuparono e la rifondarono come colonia grazie all'insorgere di ville marittime, rusticane e fattorie. La città venne poi distrutta dai Longobardi tra il 580-590 e in seguito alla sua distruzione, in epoca imperiale, venne rifondato un nuovo centro che prese il nome di Traetto, che sarà feudo delle famiglie dei Castani, dei Colonna e dei Carafa. Nel VIII secolo venne fondato il "Patrimonium Traiectum" e la città divenne un latifondo ma sotto il potere pontificio; la città venne nuovamente distrutta nel 883 dai Saraceni. Fu distrutta ancora dagli Ungari, e dopo la conquista normanna nel XIII secolo passò nelle mani dei Conti dell'Acquila di Gaeta. Essi la donarono poi ai Castani e a Prospero Colonna; fu abolito il sitema feudale e Traetto passo nelle mani dei Conti Carafa. Durante il dominio napoleonico, il giorno di Pasqua del 1799, Traetto fu assalita ed espugnata dalle truppe franco-polacche che portò alla morte di gran parte della popolazione. Infine, il 13 luglio 1879, Traetto diventerà comune e prenderà il nome di Minturno. Da visitare: il "Castello Baronale" del IX secolo di costruzione medievale, con mastio circolare e torri quadrate, "La Chiesa di San Pietro" del XI-XII secolo, costruzione con pianta a croce latina e interno a tre navate coperte da soffitto ligneo a cassettoni inaugurato nel 1851 e dove si può ammirare un antico candelabro in marmo con ornamenti a mosaico del 1264. Troviamo poi "La Chiesa dell'Annunziata" del XIV secolo che presenta un portico gotico e che fu più volte danneggiata nel corso della storia ma riaperta al culto nel 1931 e infine da visitare, a 5 km dalla città, il parco archeologico con i resti e le rovine dell'antica città di Minturnae, fra cui possiamo ammirare le mura poligonali, i resti del grande mercato, del foro imperiale, dei templi e dell'antico teatro del I sec. posto su 24 pilastri che arrivava a contenere 5000 spettatori.

STAZIONI

  NOME GESTORE
MINTURNO - SCAURI

 

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