STAZIONI DEL MONDO

= METROPOLITANA DI LONDRA =

La Greater London è abitata da più di 7 milioni di persone. Di queste, la metà lavora all’ombra del Big Ben; oggi Londra è uno dei maggiori centri finanziari mondiali ed una delle metropoli più affollate del pianeta. Questa sua importanza, discende dal passato, quando era la capitale dell’Impero Britannico. Nel 1800 la città aveva già dei seri problemi di mobilità, essendo le stazioni ferroviarie poste intorno al centro ma non collegate agilmente con le zone di maggior interesse (in particolare la City, il cuore finanziario di Londra). Esisteva a quel tempo una fitta rete di tram a cavalli ma naturalmente non riuscivano a soddisfare pienamente la domanda di mobilità. Inoltre la crescita di alcuni sobborghi attorno alla città e la presenza di numerose linee ferroviarie (oggi a Londra ci sono ben 10 stazioni terminali di testa, costruite tutte più o meno in quel periodo) generava un movimento pendolare non del tutto trascurabile, se si considera il periodo. L’idea di creare un collegamento tra i vari terminali ferroviari e la zona della City nacque nella prima metà dell’800. Naturalmente una ferrovia in superficie non era assolutamente realizzabile; si ipotizzò dunque un tracciato sotto la superficie tra la stazione di Paddington (ad ovest del centro e capolinea delle linee dal Galles, Bristol e Oxford) verso King’s Cross (capolinea delle linee del nord) e Liverpool Street (dove terminavano le linee per la costa nord-orientale). Venne creata la Società Metropolitan Railway per la gestione della nuova linea i cui lavori partirono nel 1858. Dopo 5 anni di scavi, il 10 gennaio 1863 venne solennemente inaugurata la prima metropolitana mondiale tra le stazioni Bishop’s Road e Farringdon Street (ribattezzate poi in Paddington e Farringdon). La linea contava 4 stazioni sotterranee,1 in superficie (Bishop’s Road) e 2 in trincea (Edgware Road e Farringdon). Lungo il suo percorso vennero aperti dei pozzi al livello stradale presso le stazioni per permettere alle locomotive di espellere il vapore; si trattava di locomotive appositamente create per contenere il vapore in appositi cilindri onde evitare di riempire gallerie e stazioni di fumo. Si trattava di una metropolitana diversa da quelle tradizionali, poiché vi confluivano anche treni extraurbani; era più che altro un passante. Dato l’enorme successo che riscosse la linea vennero stilati innumerevoli progetti; nel 1868 venne inaugurata la District Line mentre l’anno dopo la East London line (che incorporava 2 tunnel sotto il Tamigi costruiti da Brunel nel 1843). Tutte svolsero più o meno la funzione di passanti ferroviari. Nel 1890 venne inaugurata la prima “Tube Line”, cioè la prima linea di profondità, la City e South London Railway (che diverrà poi la Northern Line) tra le stazioni di King William Street, nella City, e Stockwell a sud del Tamigi. La denominazione “Tube”, deriva dal fatto che la sagoma delle gallerie era (ed è tuttora) molto stretta, quindi i treni avevano il soffitto rotondeggiante in modo da adattarsi alla volta della galleria. Si trattava di un metodo che consentiva notevoli risparmi di tempo e denaro in sede di scavo ma limitava la capacità dei mezzi e delle banchine. Frattanto la rete costituita dalla Metropolitan, Distric e East London Railways si assestava, con i prolungamenti verso ed est e ovest della capitale, collegando al centro i vari sobborghi. Tutte le nuove linee sotterranee da adesso verranno create come Tube Lines; nel 1898 apre la breve Waterloo and City Railway con due sole stazioni (Waterloo e Bank) che permetteva ai viaggiatori provenienti da sud di raggiungere in fretta la City, nel 1900 apre la Cental London Railway (poi Central Line), lungo il vitale rettilineo Est-Ovest tra Shepherd’s Bush e Bank, per arrivare poi al 1906 con le linee Baker Street and Waterloo Railway (Bakerloo line) e Great Northern Piccadilly and Brompton Railway (Piccadilly line). Dal 1906 non si costruiranno più nuove linee per molto tempo; basti pensare che la prima linea post-guerra, la Victoria line, verrà inaugurata solo nel 1968. Nel ‘900 compare la definizione Underground (sotterranea) con il famoso logo (bull’s eye) con la scritta bianca su una barra azzurra inserita in una circonferenza rossa. Venne creata una compagnia di gestione comune a tutte le linee sotterranee (ad eccezione della Waterloo and City), la London Underground. Passata la furia della guerra si risistema la rete e si progettano nuovi prolungamenti e nuove linee. Mentre si elettrificano le ultime tratte extraurbane della Metropolitan line e scompaiono i servizi sulle linee ferroviarie principali, si progetta una linea per alleviare la congestione del quadrante nord est e per collegare la stazione di Victoria con la zona di Oxford Circus: la Victoria line. i progetti per questa linea risalivano ai tardi anni 30 ma non vennero mai realizzati. I lavori partirono nella prima metà degli anni 60 e il primo tratto aprì dopo 8 anni di lavori, mentre il completamento avverrà nel 1971. Nonostante il boom della motorizzazione (che porterà alla chiusura della vasta rete tranviaria) la metropolitana londinese è sempre stata il pilastro della mobilità cittadina. Nonostante il numero di linee queste si concentravano quasi esclusivamente sulla riva nord del Tamigi, mentre a sud  prevaleva quasi esclusivamente il sistema ferroviario. Con l’obiettivo di migliorare il collegamento con la zona sud est venne progettata una nuova tube line da Baker Street per la stazione di Charing Cross, la City e la zona di Lewisham; tale linea venne chiamata Fleet line. Tuttavia nel 1977 si festeggiava il Silver Jubilee della Regina Elisabetta e cosi la linea venne ribattezzata Jubilee con coloritura grigio argentato. Quell’anno fu abbastanza rilevante per la metropolitana, a seguito dell’estensione della Piccadilly line all’aeroporto intercontinentale di Heathrow. La nuova linea venne aperta nel 1979 come Jubilee line; la tratta costruita ex novo era relativamente breve (tra Baker Street e Charing Cross di neanche 2 km), mentre la tratta tra Baker Street a Stanmore era stata dal 1939, una diramazione della Bakerloo (e ancora prima del 1939 della Metropolitan Railway). Il tunnel continuava a est oltre Charing Cross fino a Aldwych, dove c’era fino al 1994 il capolinea della breve diramazione della Piccadilly line, anche se non vide mai (e probabilmente anche in futuro) il passaggio di un treno. La Jubilee line fu l’ultima linea ad essere inaugurata. Gli anni 80 non vedono grandi cambiamenti se non l’attribuzione del colore arancione alla East London line (che fino ad allora era indicata sulle mappe da due linee viola con in mezzo il bianco) e il prolungamento della Piccadilly line dai Terminal 1, 2 e 3 di Heathrow fino al Terminal 4. Nel 1987 apre la nuova Docklands Light Railway pensata per servire i nuovi sviluppi residenziali e commerciali nella zona del porto ad est della City. Nell’ottica di un maggiore sviluppo in chiave commerciale, al fine di alleviare la pressione esercitata sul centro e sulla City, vennero eretti numerosi grattacieli nella Isle of Dogs, servita dalla DLR. Tuttavia nonostante le varie diramazioni aperte nel corso degli anni a questa nuova linea (che aveva la peculiarità di essere completamente automatica) occorreva anche un collegamento diretto alla rete metropolitana e verso la zona del west end. Per questo nel 1990 venne approvato il progetto di prolungamento della Jubilee line da Green Park a Stratford (interscambio con la Central Line e la rete ferroviaria), passando per le stazioni di Waterloo e London Bridge e la zona dei Docklands. Nel 1994 ci furono diversi cambiamenti: la Waterloo and City line passò dalla gestione della rete ferroviaria alla London Underground, e vennero chiuse le tratte Holborn-Aldwych (Piccadilly line) e Epping-Ongar (Central line) che trasportavano poche decine di persone al giorno. In quel periodo avanzavano i lavori di scavo per il prolungamento della Jubilee line verso est: si trattava dell’opera più importante da realizzarsi in Gran Bretagna dopo il tunnel sotto la Manica, e venne accompagnata da un progetto di rivalutazione della South Bank (la sponda sud), fino a pochi anni prima quartiere degradato e malfamato, nonché della zona a nord di Greenwhich, che pativa la mancanza di un sistema di trasporto adeguato. La linea avrebbe attraversato per ben 4 volte il Tamigi in sotterraneo, con un prolungamento di 10 km e 10 nuove stazioni. Vennero completamente ricostruite le stazioni di Westminster (District line) e London Bridge (Northern line), e il nuovo prolungamento venne inaugurato gradualmente alla fine del 1999; ciò comportò la chiusura della tratta Green Park-Charing Cross, non interessata dal prolungamento. Nonostante la privatizzazione del trasporto pubblico (sia su gomma che su rotaia), Londra oggi gode di una delle reti più dense ed efficienti del mondo oltre a detenere il primato di essere le “mamma” di tutte le metropolitane presenti sulla Terra. Nel 2000 venne creata la Transport for London che riuniva tutte le compagnie esercenti il trasporto pubblico nella città (ad eccezione della London Underground fino al 2003 e della rete ferroviaria), in sostituzione della London Regional Transport. Altre grandi novità attendono il sistema ferroviario londinese: prima fra tutte è la creazione della London Overground, ovvero un sistema metropolitano di superficie che partirà  a Novembre 2007 sulla North London Railway tra Richmond e Stratford. Tale idea è stata lanciata nel 2006 con l’obiettivo di sfruttare maggiormente le linee ferroviarie più importanti della capitale, creando un sistema più efficiente e con una maggior frequenza.  In quest’ottica è stata inserita la East London Line, che diverrà parte integrante di un passante ferroviario ad est del centro cittadino, che collegherà il nord al sud, passando per zone non servite dal trasporto su ferro. Per l’adeguamento degli impianti sarà necessario chiudere l’intera linea da Dicembre 2007 (la seconda chiusura in meno di 10 anni) fino al 2010. La novità più grande che attende la capitale inglese rimane comunque il Crossrail, cioè un passante ferroviario est ovest che servirà il centro cittadino e permetterà il collegamento delle reti ferroviarie che servono il nord est con il Galles e la Cornovaglia. Tale imponente opera è attesa per il 2015. Nonostante gli anni di trascuratezza che hanno creato innumerevoli disagi alla rete e ai suoi clienti, oggi la metropolitana più vecchia del mondo continua a crescere e migliorarsi costantemente, seguendo i principi che ne portarono alla creazione, in un lontano passato.

SERVIZI

La rete conta 275 stazioni per 408 km; il 55% della rete corre in superficie. La media dei passeggeri trasportati in un giorno feriale invernale è di circa 3 milioni di persone. Il servizio inizia verso le 5 del mattino dal lunedì al sabato e verso le 7 nei giorni festivi; tuttavia gli orari di apertura variano a seconda delle esigenze del servizio e dalla lunghezza della linea. La linea più mattiniera è la Hammersmith & City, con la prima partenza da Hammersmith alle ora 4.40.  Alcune linee sconfinano oltre il territorio della Greater London, come la Metropolitan line oltre la stazione di Moor Park. Attualmente la linea più affollata è la Northern Line, con circa 207 milioni di passeggeri annui. Per quanto riguarda il servizio per singola linea, come già  detto i primi treni partono verso le 5 del mattino ad eccezione della Waterloo & City line, dove da lunedì al venerdi i treni corrono dalle 6 alle 21, il sabato dalle 8 alle 18, mentre nei giorni festivi la linea è chiusa al traffico. Alcune tratte osservano degli orari  più limitati come per esempio la tratta Woodford-Hainault sulla Central line, Rayners Lane-Uxbridge per i servizi della Piccadilly line ed Earl’s Court-Olimpya (District line) dove circola un treno ogni 20 minuti.

INFRASTRUTTURA DELLE LINEE

Le linee appartengono a 2 gruppi, a seconda del tipo di infrastruttura: Sub-surface lines (linee poco profonde): vi appartengono le linee più antiche, quali la Circle, District, East London, Hammersmith & City e Metropolitan line. Si tratta di linee che corrono in tunnel poco profondi  o in trincee aperte e dispongono di materiale rotabile più ampio e capiente, con gallerie di sagoma ferroviaria standard. Quest’eredità dipende dal fatto che inizialmente tali linee erano state concepite anche per instradarvi servizi di lunga percorrenza e servizi merci. Le numerose trincee o aperture lungo le gallerie servivano alle locomotive per espellere il vapore contenuto in apposite cisterne, che sarebbe risultato pericoloso se sprigionato nelle stazioni sotterranee. Tube lines: sono le linee di grande profondità e la loro costruzione è iniziata negli anni 80’ del XIX secolo. La prima linea di questo tipo fu la Northern line tra Stockwell e King William Street (vicino l’attuale stazione di Bank).  Tra le tube lines si annoverano le linee più lunga e più corta del sistema che sono rispettivamente: Central Line e Waterloo & City line. Il più grosso e trafficato nodo di scambio è a King’s Cross-S.Pancras dove transitano ben 6 linee (Circle, Hammersmith & City, Metropolitan, Northern, Piccadilly e Victoria lines), e dove sorgono 2 stazioni ferroviarie; ogni anno transitano per questo “hub” ben 71 milioni di persone. La stazione metropolitana più affollata priva di interscambi con la rete ferroviaria è Oxford Circus (3 linee per 63 milioni di passeggeri annui).

 

LINEE

BAKERLOO LINE

CENTRAL LINE

CIRCLE LINE

DISTRICT LINE

EAST LONDON LINE

JUBILEE LINE

METROPOLITAN LINE

NORTHERN LINE

PICCADILLY LINE

VICTORIA LINE

WATERLOO & CITY LINE

 

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